Manifestaurant: il ristorante di Berlino che non si vede, ma che non dimentichi

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Una semplice porta, rotta all’angolo e coperta da un telo che non permette di vedere oltre. Un campanello da suonare, nessuna insegna, solo un numero civico: il 155 di una via di Kreuzberg, il quartiere ideale per chi e’ alla ricerca di vita notturna dai molteplici profumi. Qui è’ nato tra i tanti il primo ristorante Koreano di Berlino.

Ho prenotato da Manifestaurant via e-mail e le disposizioni ricevute erano chiare: per entrare dovete suonare.

Ad accogliermi e’ direttamente uno dei due chef italiani, entrambi pugliesi, che hanno trovato in Berlino la loro casa da più di 15 anni.

Varcata la porta l’atmosfera che mi accoglie mi porta a Chicago, nel periodo del proibizionismo. Luci soffuse, candele ai tavoli – che ospitano non più di 20 persone – e mi sento come se fossi stata invitata a cena a casa di amici di vecchia data.

L’accento pugliese dei proprietari, le materie prime di alta qualità e ricercate e i colori dei piatti mi coccolano tutta sera.

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Dall’antipasto al dolce, un’esplosione di gusti e colori che mixano l’Italia e il resto del mondo: in questo Berlino, multietnica e multiculturale, ha influenzato i due chef.

Tutto questo è Manifestaurant oggi. Presto inizierà per loro una nuova avventura in una nuova location… chissà con quale nuova atmosfera. Mi tocchera’ prenotare presto un nuovo viaggio a Berlino!

Un grazie speciale alla mia compagna di viaggio Martina. Insieme e’ stato un vero LustigTime.

 

 

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